
Oliena, posta ai piedi del monte Corrasi, "il monte più bello che Dio abbia creato", scrive Salvatore Satta per i suggestivi colori di cui si ammantano le sue rocce calcaree al tramonto del sole, è una località amena, visitata da gran numero di turisti, sopratutto per le sue bellezze naturali, archeologiche e speleologiche. Il paese ha mantenuto molte tradizioni, tra cui la festa di "S' Incontru" che avviene il giorno di Pasqua e rappresenta l'incontro tra Gesù risorto e la Madonna. Questo rito, che si ripeennaio). Alla vigilia, in tutti i rioni del paese si accendono grandi falò in cima ai quali viene spesso issata una croce di arance. La gente si trattiene quasi tutta la notte intorno al fuoco, dove gli uomini offrono il famoso vino di Oliena ai visitatori e le donne il tradizionale "pistiddu", un dolce fatto con sapa. Nel paese sono ancora vive le feste campestri di "S. Giovanni" e di "Nostra Signora di Monserrato". La prima si celebra il 24 giugno. Anche per questa festa un tempo si facevano numerosi fuochi. Attualmente ci si reca alla chiesetta campestre, poco distante alla sorgente di Su Gologone, per partecipare alle funzioni sacre. I giovani hanno ripristinato la vecchia usanza di recarsi alla festa a cavore, con lo stendardo in m

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